Web Marketing Turistico: 5 Consigli Pratici a Costo Zero

Web marketing per strutture turistiche: 5 consigli pratici a costo zero per aumentare le prenotazioni ed ottimizzare gli investimenti. Scoprili subito!

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nel web marketing turistico ci sono tantissimi fattori che concorrono per ricevere prenotazioni, ma troppo spesso ci concentriamo solo sugli investimenti, non pensando anche ad altri fattori che possono risultare davvero importanti per migliorare i risultati.

Nella mia esperienza (dal 2003) ho avuto la fortuna di visitare tantissime strutture ricettive, ma quasi nessuno aveva pensato che questi 5 consigli a costo zero avrebbero potuto migliorare ancora le conversioni.

Eccoli qui:

Anticipa le possibili domande dei viaggiatori

Quante volte ti vengono poste le stesse domande dai clienti durante il loro soggiorno? Tante vero? Inserisci nel tuo sito una pagina “domande e risposte”.

Scommetto che non saranno pochi gli accessi a questa pagina, perché rassicura gli utenti e rende ancora più facile la raccolta delle informazioni che gli servono per scegliere la tua struttura rispetto ad un concorrente.

Hai scritto che c’è un ampio parcheggio, la Wi-Fi gratis, che il mare è solo a pochi minuti in auto, ecc…?
Riscrivi queste informazioni nelle F.A.Q. (Frequently Asked Questions), sarà un ottimo riepilogo dei tuoi servizi ed il tuo potenziale cliente apprezzerà sicuramente (anche Google).

Riduci la distanza con l’utente

Più modalità di contatto fornisci agli utenti e più possibilità avrai che diventino tuoi Clienti.

Una chat potrebbe essere un valido strumento per intercettare gli utenti da pc ed invogliarli a chiedere informazioni o semplicemente rassicurarli sul fatto che sei fisicamente lì, a portata di click.

Tante persone si peritano a scrivere una mail per i più svariati motivi e permettere loro di poter “dialogare” in diretta con te può essere sicuramente un ottimo modo per portare a casa più prenotazioni.

E’ come essere un commesso in un negozio e di chat in Rete ce ne sono tantissime gratuite e che funzionano benissimo.

Potresti provare anche Messanger e WhatsApp, per favorire il contatto con utenti che preferiscono questi strumenti e che stanno navigando sul tuo sito da smartphone.

Con questi strumenti non solo riduci la distanza tra te ed i viaggiatori, ma rimangono anche tracciate le conversazioni, permettendoti di ricontattarli in un secondo momento.

Crea un hashtag

L’hashtag (il “cancelletto” prima di una parola, il mio ad esempio è #webmarketingefficace) è un ottimo modo per poter rintracciare sui social network contenuti specifici e nel caso della tua struttura potresti scoprire post di cui non saresti mai venuto a conoscenza.

Se stimoli i tuoi clienti a postare sui loro social con il tuo hashtag, potrai usufruirne per condividerli sulla tua pagina Facebook o su Instagram, ottenendo così contenuti sempre freschi, gratuiti, ma soprattutto altamente referenziali.

Potresti addirittura creare una pagina “Guestbook” sul tuo sito dove raccogliere queste informazioni, magari con i post più carini ed interessanti.

Come fare? Potresti provare a mettere un piccolo volantino alla reception e qualche cartello (non troppo grosso) nelle zone principali della tua struttura, come la piscina, la sala comune o il ristorante.
Qualcosa di non troppo evidente ma che si veda!

Riduci il form di richiesta informazioni all’indispensabile per la conversione

A cosa ti serve sapere l’indirizzo o il numero di telefono o la data di nascita del viaggiatore al momento in cui ti vuole chiedere un’informazione o verificare la disponibilità?

A nulla!

Troppo spesso vedo form infiniti che ottengono un solo risultato: abbassare il tasso di conversione!

Come risolvere? In questa fase chiedi solo le informazioni strettamente necessarie:

  • il nome
  • la mail
  • la data di arrivo e partenza
  • numero di persone
  • messaggio

Ti serve altro per evadere una richiesta di informazioni? Non credo.
Le persone non hanno né troppa voglia, né tempo da dedicare alla compilazione di dati, soprattutto quelli non necessari per poter ottenere una risposta in prima battuta.

Meno campi l’utente deve compilare e più si alzano le conversioni.

Il resto delle informazioni puoi sempre chiederlo in una seconda fase, quando la prenotazione andrà a buon fine ed il tuo cliente sarà anche più propenso a fornirle.

Ai miei clienti ho fatto togliere anche la richiesta del numero di telefono perché, non essendo un campo obbligatorio, non lo compilava quasi nessuno.

Ogni campo in più è una percentuale di conversioni in meno.

Rimani in contatto con i tuoi Clienti

Ti faccio una domanda: dopo che il tuo cliente ha soggiornato nella tua fantastica struttura ricettiva ti fai risentire ogni tanto?

Con il termine “ti fai risentire” intendo che tantissime strutture turistiche (esattamente come tantissime aziende comuni) continuano ad investire su potenziali clienti nuovi piuttosto che coccolare quelli che sono già clienti.

Le aziende, spesso, investono tante risorse per generare nuovi clienti quando potrebbe essere molto meno costoso lavorare su coloro che lo già.

Come fare? Mantenendo un contatto con gli strumenti più disparati: email, newsletter, sms, lettera cartacea, ecc… Basterebbe poco!

Non più tardi di una settimana fa con un mio cliente abbiamo creato per la prima volta una lista clienti ai quali abbiamo inviato una mail con un’offerta weekend.
Tempo 2 ore è arrivata la prima prenotazione.

Prenotazione vuol dire nuova liquidità generata da un cliente sul quale avevamo già investito in precedenza e che ora stiamo solo capitalizzando.

Prenotazione vuol dire abbattimento del costo di acquisizione e non è cosa da poco.

Con quali contenuti rimanere in contatto con i clienti?

Ce ne sono un monte, bisognerebbe valutare caso per caso, ma i più generici e classici sono:

  • informative su eventi in zona
  • inviti per weekend speciali e riservati
  • nuovi servizi (sauna, massaggi in loco, biglietti ai parchi, ecc…)
  • gli auguri di compleanno e di Natale
  • le foto più belle della stagione passata
  • offerte strettamente riservate (per davvero però)
  • premi e riconoscimenti conseguiti (es. punteggio su TripAdvisor o Agriturismo.it)

Come dicevo prima: a volte basta davvero poco.

Un consiglio importante: NON inviare solo offerte altrimenti rischiate di diventare noiosi e la dis-iscrizione è a portata di click.

Tenersi in contatto con i clienti è sicuramente un modo per farsi ricordare ed essere tra le prime scelte quando si presenta l’opportunità di un weekend fuori stagione o ri-prenotare le vacanze estive.

Crea una campagna Brand con Google Adwords

Prova a cercare su Google il nome della tua struttura.

Scommetto che il primo risultato è Booking.com, vero?

Uno dei tuoi obiettivi è disintermediare dalle OTA (le agenzie online) e per questo dovresti cercare di occupare con il tuo sito web più spazi possibili nei risultati di ricerca.

Prova a creare una campagna con Google Adwords comprando il nome della tua struttura ricettiva (in gergo chiave brand).

Ogni click ti costerà molto poco, ma otterrai ogni volta uno spazio in più nei risultati di Google e molte possibilità in più che i viaggiatori prenotino sul tuo sito web piuttosto che sulle OTA.

Almeno proviamo a rendergli la vita un po’ più difficile, non trovi?

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Spero di averti trasmesso delle informazioni interessanti, ma vorrei saperlo da te.
Se hai piacere puoi lasciare un commento qui sotto. Alla prossima!

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Gli 8 errori più comuni su Facebook. Non commetterli anche tu!

Facebook è uno strumento che uso tantissimo e non passa giorno che non mi capitino davanti gli occhi post, o ancor peggio sponsorizzazioni, con errori macroscopici. Scoprili in questo articolo.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Quali sono gli errori più comuni che mi capita di vedere su Facebook?

Facebook è uno strumento che uso tantissimo per far ottenere ai miei clienti risultati concreti, ma non passa giorno che non mi capitino davanti gli occhi post, o ancor peggio sponsorizzazioni, con errori macroscopici.

Vediamo insieme quelli principali:

1) Usare il profilo personale e non una Pagina

Questo è ancora uno degli errori più comuni, ma soprattutto più pericolosi, oltretutto molto limitante per qualsiasi tipo di attività, ecco perché:

  • non si possono avere più di 5.000 amici
  • non si possono aggiungere informazioni importanti per una qualsiasi attività (orari, posizione geografica, ecc…)
  • non si possono inserire offerte e/o un catalogo prodotti
  • i contenuti non vengono posizionati dai motori di ricerca
  • si devono accettare manualmente le connessioni (l’amicizia bisogna accettarla, il Mi Piace no)
  • NON SI POSSONO OTTENERE RECENSIONI (uno strumento fondamentale)
  • non si possono ottenere informazioni sui risultati (sulla Pagina si chiamano Insight)
  • non si può fare pubblicità

Prima ho usato anche il termine “pericoloso” perché è semplicemente ILLEGALE e se Facebook se ne accorge (oppure qualcuno glielo segnala) la pena è la CHIUSURA DELL’ACCOUNT.

Come risolvere? Migrando il profilo personale su una pagina.
E’ abbastanza semplice e gratuito, ma soprattutto legale.

Inoltre, come potresti dividere la tua sfera personale dal lavoro? Usa il profilo personale per interagire con amici e conoscenti e lascia alla Pagina il compito di sviluppare e promuovere la tua attività lavorativa.

Ecco il link alla guida ufficiale di Facebook per trasformare un profilo personale in una Pagina.

2) Non ottimizzare l’immagine di copertina per smartphone

Un errore banale, ma ancora molto evidente su tantissime Pagine.

Facebook è usato per la stra-grande maggioranza degli utenti via smartphone e vedere un’immagine troncata o ancora peggio un testo non è che sia proprio il massimo.

Qui trovi una guida per le dimensioni corrette dell’immagine di copertina Facebook.

3) Pubblicare informazioni sbagliate

Non c’è cosa più detestabile di questa, ma purtroppo anche questo è un errore che vedo spesso.

Immaginiamo un’attività locale che ha inserito su Facebook l’indirizzo e gli orari di apertura, ad esempio Via Roma numero 1, aperto tutti i giorni tranne la domenica ed il lunedì.

Caso 1: il cliente si reca in Via Roma, 1 ed invece di quell’attività ne trova un’altra perché il negozio si è trasferito.

Caso 2: il cliente si reca in Via Roma, 1 di mercoledì e trova chiuso perché è cambiato il giorno di riposo settimanale.

Caso 3: il cliente scopre la pagina Facebook e vuole sapere di più sui prodotti, nelle informazioni vede che l’attività ha un sito web, clicca sul link per accedere ed atterra su una pagina bianca (in gergo tecnico si chiama errore 404).

In tutti e 3 i casi otteniamo un cliente scontento e possibili vendite mancate.

4) Non avere un sito web adattato agli smartphone

Abbiamo appena parlato di un link errato verso un sito web, ma quante volte atterriamo su siti web impossibili da navigare con il telefonino perché non adattati?

Lo sai che le navigazioni da smartphone sono superiori rispetto a quelle da computer?

Questo è sicuramente l’errore più comune e più dannoso per un’attività di qualsiasi tipo.

Quello che più mi fa pensare è che tante aziende che commettono questo errore fanno anche pubblicità su Facebook cercando di portare gli utenti sul quel tipo di sito!

Risultato? Gli utenti, scocciati, escono dal sito.

Se da una parte abbiamo soldi mal investiti dall’azienda, dall’altra una mancata vendita da un potenziale cliente interessato.

Trovi un articolo interessante a riguardo sull’usabilità di un sito web cliccando qui.

5) Pensare che Facebook sia gratis

Lo sai che le statistiche dicono che la portata media di un post organico (non a pagamento) su Facebook sia soltanto del 15% circa?

Se vuoi essere certo di poter raggiungere con i tuoi contenuti tutti i fan connessi alla tua Pagina o ancor meglio vuoi ottenerne di nuovi bisogna dare i soldi a Mr Facebook.

Lo so, dispiace anche a me.

Facebook è uno strumento estremamente potente per ottenere risultati concreti, ma NON E’ GRATUITO.

6) Intercettare le persone sbagliate

Capisco perfettamente che intercettare il pubblico potenziale sia una cosa non proprio facilissima, ma a volte vedo errori davvero grossolani!

Ti racconto gli ultimi che mi vengono in mente:

Caso 1: post sponsorizzato di una palestra vicino Pontedera (io vivo a Rosignano Solvay) che invita a provare i nuovi corsi.

Eh, sì! Ora mi faccio 1 ora di viaggio ad andare ed 1 ora a tornare per andare in palestra!

Caso 2: agriturismo in provincia di Livorno (in cui risiedo) che sponsorizza su di me la propria struttura ricettiva, addirittura con un’inserzione in lingua tedesca.

Mah!

Caso 3: mi piace il calcio e tifo Milan (ognuno ha i propri pregi e difetti). Un ecommerce di articoli sportivi mi intercetta con un’inserzione della maglia dell’Inter.

Ma sei impazzito?

Sbagliare target in modo così grossolano porta ad un unico risultato: buttare via soldi.

Creare buoni contenuti, ma con immagini sbagliate

Un post o un’inserzione pubblicitaria su Facebook sono composti da 2 strumenti principali: il testo e le immagini.

Per creare un buon testo bisogna essere bravi ad essere concisi e capaci di incuriosire l’utente, cercando di far compiere un’azione all’utente (in gergo un’interazione).

Le immagini, importantissime, hanno 2 ruoli fondamentali:

  • attirare l’attenzione
  • supportare il testo

Pubblicare un post senza una buona fotografia a supporto può abbassarne i risultati, perché potrebbe “nascondersi” nella schermata (soprattutto via smartphone) insieme agli altri post.

Usare un’immagine permette di ottenere più spazio a disposizione nella videata e quindi avere maggiori possibilità di catturare l’attenzione degli utenti.

Ma ti dirò di più: cerca di sfruttare le immagini per invogliare l’utente a compire un’azione o perlomeno a soffermarsi sul post.

Se vendi prodotti non usare solo 1 fotografia, ma usane diverse, magari da diverse angolazioni.

Altra cosa importantissima, se ad esempio vendi abbigliamento o accessori: usa foto indossate!
In questo modo permetterai all’utente di immedesimarsi, di vedere come calzano e con le foto di dettaglio potrà apprezzare meglio i tuoi prodotti.

Il principio è esattamente quello del manichino nelle vetrine.
Un post su Facebook non è altro che la tua vetrina in digitale, quindi perché dovresti considerarlo diversamente?

Spero di averti trasmesso delle informazioni interessanti, ma vorrei saperlo da te.
Se hai piacere puoi lasciare un commento qui sotto. Alla prossima!

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